Salvini chiede perdono al Sud. Fa ammenda dei suoi strali contro la razza meridionale parassita, lassista e incapace. Riconosce che troppe parole (parolacce) in libertà possono aver causato qualche problema di popolarità presso le latitudini più estreme della Penisola. Peccato che il suo senso di colpa sia esploso proprio in Sicilia dove la parole valgono molto e se vengono dette, quando vengono dette, hanno un'efficacia micidiale. I siciliani le parole le sanno usare molto bene non tanto perché abbiamo maggiori capacità di comprenderne il significato, ma perché ne soppesano saggiamente il valore. Come i soldi: una volta spesi non tornano più. Per questo, spesso le parole sono superflue. Basta un'occhiata per intendersi. Salvini ha già parlato troppo.
Attraverso le nostre scelte consapevoli è possibile diminuire i consumi per l'affermazione di un'economia sostenibile ed equa. Dai modelli di comportamento, ai trasporti e alle letture tutto è materia per un approfondimento che porti a discriminare tra l'utile e il vacuo, tra la sostanza e l'effimero, tra il modello virtuoso e il pedissequo seguito a richiami di inconsistente benessere.
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