Il mondo contemporaneo è orfano di figure che sanno unire. Lincoln,
Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela hanno vissuto affinché il mondo
fosse più unito, più uguale. Non ci sono pienamente riusciti, ma hanno pensato
in questi termini. E il loro pensiero è quanto oggi li fa ricordare e
rimpiangere. Molti di costoro non disponevano neppure di potere. Solo con il
carisma e la perseveranza hanno riunito milioni di persone in un ideale di
lotta che ha portato la parola uguaglianza e libertà su un gradino un po’ più
alto che in precedenza.
Il nostro tempo è il
tempo delle persone che agiscono per dividere. Creano fratture e divisioni e
dove non ci sono tensioni scavano una piccola buca che qualcuno poi riempirà di
esplosivo per aprire il divario.
Queste persone molto spesso agiscono in ragione di un
mandato, ovvero hanno il potere, ma la loro forza e la loro autorità viene
spesa per creare odio, frustrazione, rabbia e paura. Poi queste persone
condannano il terrorismo e chi ammazza in nome di una religione o, peggio
ancora, di un Dio. Ma non sono sincere perché le condizioni affinché l’odio
esplodesse sono state create anche da loro.
Nessuno può dire con sicurezza che sia più conveniente avere
persone che usano la propria forza e la propria intelligenza per unire o per
dividere. Sognatori, idealisti, eroi e grandi uomini di stato si trovano da
entrambe le parti. Ognuno con un inevitabile fardello di meriti e colpe. E
quasi tutti con una fine tragica. Ma un mondo che segue una persona con una grande
idea di giustizia e di democrazia è senza dubbio un mondo che in cui vale la
pena vivere.
Nessuna figura che sappia unire perché non c’è più niente da
unire, potrebbe obiettare qualcuno. E qui sta il punto: un ideale non si
inventa dal mattino alla sera. L’ideale universale di non violenza, di
uguaglianza di pari dignità e di pari diritti erano solo un sogno, ma qualcuno
ha saputo tramutarli in un movimento fatto da milioni di persone che correvano
da una parte all'altra di Paesi sconfinati.
Quello che manca oggi non sono le persone che sappiano
unire, ma le idee per le quali grandi figure di uomini decidano di muoversi e
sacrificarsi.
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