venerdì 23 maggio 2014

Le notizie che passano in fretta

Il bambino down portato in braccio dal suo campione del cuore mentre festeggia la vittoria del campionato di calcio scozzese non è una notizia che viene da un altro mondo, siamo in Scozia appunto, ma è una dimostrazione che la folla può anche trasmettere sentimenti buoni e edificanti. L'assembramento di tifosi assiepato fa paura, questo è vero, ma il loro unico elemento di sostentamento è quanto gli viene trasmesso dall'oggetto del loro fanatismo. E molto spesso questo è un sentimento negativo di rabbia, aggressività e di sopraffazione dell'avversario. Nelle arene insanguinate della Roma imperiale si forgiavano gli spiriti e la tempra di chi avrebbe avuto il compito di fare diventare sempre più grande e potente l'Impero. Armi, combattimenti, violenza, sangue e morte erano un companatico adeguato. Oggi che i confini dell'impero non sono più così propensi ad allargarsi e che il nemico è vinto, scacciato, battuto, le espressioni di violenza finiscono sulle pagine di cronaca giudiziaria e non più sui libri di storia. Il calcio di oggi, soprattutto in Italia dove la sportività è un fatto quasi sempre di partigianeria e mai di rispetto verso chi ha colori diversi, è impregnato di violenza, razzismo, ignoranza e impunità. Tutti colpevoli: giornalisti, allenatori, dirigenti, presidenti e nel piccolo, genitori di piccoli calciatori, allenatori di piccoli calciatori, presidenti di piccole società. E ovviamente anche i tifosi che sono tutti quelli menzionati prima messi assieme. Solo loro si salvano, i calciatori. Anche quelli italiani. Potenzialmente capaci di gesti grandi, generosi, munifici, ma spesso prigionieri timorosi di convenzioni sbagliate, obblighi contrattuali, atteggiamenti imposti che mal si confanno alla loro magnanimità.   
Il giocatore del Celtic, Samaras, che si è reso protagonista di un gesto spontaneo si è rivolto alla folla non per chiedere sangue e violenza, ma uno dei suoi figli più deboli e lo ha reso grande per un giorno. Lui lo sarà solo per qualche giorno di più perché nessuno ne parla più. Nel frattempo, Genny a' carogna che si è esibito sui cancelli dello stadio negli stessi giorni in cui il Celtic vinceva il campionato, ha, a pieno titolo, conquistato l'attenzione di tutti. Paese che vai...

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