Dove erano tutti i fanatici dei saluti romani, degli attacchi omofobi, delle discriminazioni razziali, dell'apologia del fascismo, della rievocazioe dei forni crematori, dell'uomo solo al comando, del duce che ha fatto anche cose buone? Dove erano tutte queste figure mentre una giovane democrazia volgeva lo sguardo verso un futuro difficile e impervio? Erano personaggi che vagavano nell'ombra per nascondere segreti, confondere le tracce, contraffare le prove. Erano persone che agivano al crepuscolo. Difficili da prendere: scaltri, veloci, iperprotetti da guarentigie politiche ed economiche. Ma oggi è diverso. Una pietra levigata scaldata dal sole e delavata dalla pioggia una volta girata mostra al mondo la sua vita sotterranea fatta di vermi, larve, lombrichi che si agitano e si dimenano. Ecco chi sono queste figure che oggi vogliono riprendersi la scena con gesti plateali, affermazioni aberranti, conclusioni senza capo né coda. Scaldati dal sole che non hanno mai visto e inebriati dalla luce a lungo negata rivendicano il diritto di dire la propria. Senza limiti, scavalcando il normale buon senso della storia, in spregio alla sofferenza di coloro che questo Paese hanno contribuito a costruire. Fino a quando qualcuno rivolterà la pietra che ha mostrato al mondo il verminaio e il mondo al contrario tornerà ad essere quello dove un popolo civile potrà pensare di essere in una comunità di giusti.
Attraverso le nostre scelte consapevoli è possibile diminuire i consumi per l'affermazione di un'economia sostenibile ed equa. Dai modelli di comportamento, ai trasporti e alle letture tutto è materia per un approfondimento che porti a discriminare tra l'utile e il vacuo, tra la sostanza e l'effimero, tra il modello virtuoso e il pedissequo seguito a richiami di inconsistente benessere.
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