martedì 20 settembre 2011

Ma tu, Zampanò, non pensi mai?


Presidente Berlusconi,
ma se è vero che siamo stati declassati grazie all’azione dei mezzi di comunicazione, non trova che sia un po’ offensivo nei suoi confronti sapere che c’è chi manovra l’informazione meglio di lei che in questo campo non ha rivali? Non pensa che sia umiliante sapere che mentre lei pitturava scenari idilliaci per farci credere che tutto andava per il meglio, qualcuno nell’ombra è stato più bravo di lei a dire il contrario?
Quali potenti mezzi avranno mai usato costoro per arrivare a simili mendaci e pregiudizievoli opinioni? Non pensa che sia giunto il momento di rivedere le sue strategie di comunicazione e cambiare tattica per evitare di offrire al nemico le stesse armi con le quali intende sconfiggerlo? Non crede opportuno stare in silenzio, una volta tanto?
Presidente Berlusconi, anche se lei parla a braccio ed è avvezzo a rompere gli schemi e dire sempre quello che le passa per la testa, non ritiene che per potere arrivare a esprimere un giudizio che può influire sull’andamento di titoli di stato per miliardi di euro di controvalore sia necessario assoggettare il proprio giudizio a parametri, regole e metri di giudizio obiettivi, comprovati e condivisi e non dettati dall’umore del momento o da acrimonia partigiana?
Signor Berlusconi, pardon Presidente, (anche se prima di presidenti si è signori e lei signore non lo è poi tanto) sebbene lei sostenga che studiare serva a ben poco quando si è svegli e determinati a raggiungere i propri interessi, non pensa che magari chi lavora in un ente, un organismo, una società che detiene compiti importanti e delicati necessiti di un adeguato curriculum di studio e di esperienze professionali? Non ha mai pensato che sia possibile entrare a fare parte di queste per meriti diversi da raccomandazioni o amicizie di qualche festino? Non pensa che chi arriva a qualificare i destini di una nazione abbia passato anni a studiare, documentarsi prima di assumere responsabilità così gravose? E che possa anche essere consapevole delle proprie affermazioni. O pensa che si sempre lecito zittire chi non la pensa come lei con una telefonata a senso unico durante un talk show televisivo?
Signor Berlusconi, non pensa di avere offeso la nostra dignità, la nostra reputazione e la nostra intelligenza oltremodo che, anche se fosse un suo proposito deliberato, a questo punto dovrebbe essere soddisfatto di avere raggiunto tutti i suoi obiettivi?
Ma lei presidente, pardon Zampanò, non pensa mai?

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