Il neo ministro ai lavori pubblici Delrio ha detto che lui non sarà quello delle grandi opere, ma dei lavori utili. Va bene, ci crediamo anche se risulta un po' azzardato dare per sincere le parole di un membro di un governo che aspetta di celebrare il proprio trionfo inaugurando la più inutile e costosa delle grandi opere: l'Expo. Comunque se proprio vuole passare all'azione consiglierei al ministro di prendere spunto dall'esemplare lezione della provincia di Vercelli che ha appena inaugurato il ponte sul Sesia dopo un lavoro di messa in sicurezza del vecchio manufatto risalente a due secoli fa rifacendolo più sicuro, più moderno, più lungo ma esattamente uguale a come era prima. La vicenda del ponte di Vercelli è una buona pratica anche alla luce di quanto successo in un'altra città piemontese, Alessandria, dove la febbriciattola delle grandi opere aveva intaccato la giunta comunale che aveva allegramente deciso di demolire il vecchio ponte ottocentesco, acciaccato certo, ma ancora valido, per costruirne uno modernissimo, lucentissimo, sicurissimo e soprattutto costosissimo. Anche Sgarbi gridò, più che allo scandalo, alla stupidità della classe politica locale profetizzando che dopo quel ponte, nessun altro ponte avrebbe cavalcato le acque del Tanaro, semplicemente perché non ci sarebbero stati fondi sufficienti. Infatti. Nello stesso periodo la provincia di Vercelli affrontava il problema del ponte in un altro modo: valorizzando quello che già esisteva. Sono state costruite due nuove campate per allungare il ponte e rendere più sicuro il flusso delle acque durante le piene; le campate sono in cemento armato, ma riprendono la forma di quelle antiche e sono state ricoperte di mattoni fatti a mano per rendere l'insieme armonico e coerente con il precedente manufatto; i marciapiedi sono della stessa pietra di Baveno usata due secoli prima e le spalliere, le balaustre e tutti gli elementi architettonici sono stati ripresi e riprodotti sotto la vigilanza della dei Beni Culturali. I lavori sono durati quattro anni, tanti certamente, ma oggi Vercelli ha un ponte nuovo con costi inferiori a quelli dell'abbattimento e della costruzione di uno nuovo. Chi passa sul ponte oggi può assaporare un caso di buona gestione dei soldi pubblici e di rispetto per quello che già esiste. Ministro passi anche lei sul ponte di Vercelli.
Attraverso le nostre scelte consapevoli è possibile diminuire i consumi per l'affermazione di un'economia sostenibile ed equa. Dai modelli di comportamento, ai trasporti e alle letture tutto è materia per un approfondimento che porti a discriminare tra l'utile e il vacuo, tra la sostanza e l'effimero, tra il modello virtuoso e il pedissequo seguito a richiami di inconsistente benessere.
giovedì 9 aprile 2015
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